Perché la radio non ha mai smesso di esercitare il suo fascino? La risposta è semplice: perché, se negli anni Trenta era un bisogno, oggi è una esigenza confermata, in particolare come Servizio Pubblico.
Sono alcune delle domande alle quali il Convegno dell’Associazione Dirigenti Pensionati Rai ha cercato di dare una risposta.
L’ascolto individuale è divenuto oggi una prassi totalmente condivisa, ma il futuro potrebbe essere sempre più segnato da specializzazione e parcellizzazione, ovvero una radio intesa come mezzo per riconoscersi in forme di identità sempre più mutevoli.
In tutti i paesi europei, il servizio radiofonico tende a differenziare la sua offerta, specializzando i canali in relazione a pubblici diversi, e rivolgendosi quindi ad ascoltatori relativi alla somma frazionata delle diverse fasce anagrafiche, all’interno delle quali rivendica il suo spazio specifico. Va riconosciuto, in ogni caso, che la radio è stata sempre all’avanguardia delle innovazioni del prodotto, mescolando procedure, forme e funzioni.