15 marzo 2016: giusto a quaranta anni dalla Riforma
Rai - Viale Mazzini, Sala degli Arazzi a partire dalle ore 10.00
L’Associazione Dirigenti Pensionati RAI (A.D.P.RAI) in collaborazione con la Rai ha organizzato il Convegno “Servizio Pubblico, Media Company ed etica”. Il Convegno si articolerà in più sessioni, lungo tutta la giornata, focalizzando gli argomenti su tre aree tematiche:
- Le nuove Competenze
- Unità dell’Azienda vs Nuovo Pluralismo
- Dalla Società dello Spettacolo allo Spettacolo della Società.
La motivazione nasce anche dalla scadenza di un Anniversario che ricorda modificazioni profonde non solo nella struttura organizzativa della Azienda ma, soprattutto, nella grammatica e nella sintassi della offerta Rai.
Da qui è nata, quasi inevitabilmente, la opportunità di un confronto con la situazione attuale anche in vista del nuovo Contratto di Servizio in corso di definizione.
L’intento che il Convegno si propone è, dunque, quello di prospettare nuovi scenari nei quali il Servizio Pubblico trovi la sua giusta e opportuna collocazione, in una sfida continua con una offerta “planetaria” di contenuti e proposizione di nuove tecnologie.
Una visione etica del Servizio Pubblico non si esaurisce in un codice deontologico, bensì nella interpretazione e nella narrazione del nostro Paese. Hanno aderito studiosi e professionisti della comunicazione, responsabili di strutture strategiche di recente nomina, unitamente a alcuni ex dirigenti che in passato hanno lavorato nella Rai riformata in settori di particolare rilevanza.
I vertici aziendali hanno assicurato una loro presenza alla iniziativa. Il convegno sarà aperto con il saluto del Senatore Sergio Zavoli.
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PRIMA SESSIONE - Ore 10
Le nuove competenze
Il capitale culturale che produce la scuola è condizione necessaria ma non più sufficiente. Per accedere all'università o ad un lavoro viene misurata e premiata soprattutto la potenzialità intellettuale. La prima questione da affrontare è dunque quella della selezione e della formazione dei quadri giornalistici, creativi e dirigenziali. Si potrebbe proporre che tutte le assunzioni sotto una certa età avvengano per concorso e debbano passare per una scuola interna.
Interventi:
Piero De Chiara, Luigi De Siervo, Valerio Fiorespino, Vittorio Di Trapani, Nino Rizzo Nervo
Moderatore: Andrea Melodia
SECONDA SESSIONE - Ore 11.30
Unità dell'Azienda vs nuovo pluralismo
A quaranta anni dalla nascita delle testate giornalistiche autonome una riflessione critica sul rapporto tra autonomia e pluralismo si impone con forza. Il valore "alto" del pluralismo - almeno riferendoci al periodo storico degli anni '70 in cui nasce come necessaria postilla del concetto stesso di Servizio pubblico - nei tempi è degradato. In un primo tempo cedendo uno spazio crescente al lato oscuro che conteneva, quello della lottizzazione, in un secondo tempo per precipitare nella mera prassi della moltiplicazione delle poltrone; come se il valore della completezza dell'offerta editoriale in termini di differenziazione di linguaggi, temi e pubblici fosse in qualche modo contraddittorio rispetto al valore dell'unità aziendale. Oppure, a voler pensare male, come se la chiusura degli organigrammi fosse resa possibile solo dalla moltiplicazione dei posti. Al contrario, appare necessaria quanto mai una consapevolezza editoriale forte che permetta all'Azienda di declinare la propria linea editoriale in modo unitario. Il che costituisce anche il solo modo di differenziarla al proprio interno superando anche nell'informazione l'idea che ogni testata debba garantire il suo essere come entità autonoma producendo comunque un'offerta generalista.
Interventi:
Stefano Balassone, Flavia Barca, Beppe Giulietti, Franco Iseppi, Mario Morcellini, P.Francesco Occhetta, Carlo Rognoni
Moderatore: Andrea Melodia
TERZA SESSIONE - Ore 14
Dalla società dello spettacolo allo spettacolo della società
Se tutto è spettacolo, dalla politica allo sport, dal marketing e, perché no, alla finanza, dove mai si annida la differenza tra uno spettacolo buono ed uno meno buono? In un Servizio pubblico la risposta a questa domanda non può essere l'audience. La discriminante supera il concetto, pur stimolante, di rispondenza allo spirito del tempo poiché il suo è un territorio eminentemente etico: quello della qualità e delle responsabilità. Valori che richiedono per essere credibilmente praticati unità di misura delle performance, dei prodotti e dei manager, oggettive.
Interventi:
Eleonora Andreatta, Luca Balestrieri, Marco Follini, Massimo Maritain, Luigi Rocchi, Paolo Ruffini, Carlo Verdelli, Bruno Voglino
Moderatore: Massimo Bernardini