Cari colleghi, 

con il nuovo anno, prende purtroppo forma e applicazione la consistenza dei due provvedimenti di riduzione delle spese nel Bilancio 2019 dello Stato, che riguardano le pensioni oggi erogate dall’INPS.

In particolare:

  1. Tagli delle cosiddette “pensioni d’oro”, realizzati con l’applicazione di un Contributo di Solidarietà a partire da una certa “soglia” e graduato in funzione dell’ammontare annuo lordo della pensione
  2. Riduzioni del Coefficiente di Perequazione al costo della vita definito dall’ISTAT,  anch’esso da una certa “soglia” in su e variabile in funzione dell’ammontare annuo lordo della pensione.

L’entità di queste consistenti modifiche (in peius per noi…) è riassunta come segue:

I Tagli:

- la soglia di applicazione è stabilita in € 100.000 annui lordi;

- le percentuali del contributo sono state fissate, dal  1° gennaio 2019, come segue:  

  • 15% da € 100.000 a € 130.000 
  • 25% da € 130.000 a € 200.000
  • 30% da € 200.000 a € 350.000
  • 35% da € 350.000 a € 500.000
  • 40% oltre € 500.000

- il contributo sarà applicato per 5 anni;

- il contributo non sarà applicato sugli importi di pensione definiti interamente in regime contributivo.

Le Riduzioni sulla Perequazione: su questo punto, preferiamo segnalare direttamente quanto pubblicato da:

con la precisazione che questi stralci sono stati da noi ripresi dalla Rassegna Stampa redatta da PREVINDAI il 31/12/2018. 

È anche giusto considerare che questi disposizioni potrebbero subire qualche ritocco, tenuto conto della quantità e qualità delle numerosissime proteste suscitate nel mondo dei pensionati, a parte il fatto che si stanno configurando anche ricorsi basati su una presunta incostituzionalità di alcuni di questi provvedimenti.

Buona lettura!