Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha riconosciuto il diritto dei pensionati ad essere risarciti per la mancata rivalutazione dei trattamenti, avvenuta nel 2012 e nel 2013, si sono susseguite esternazioni miranti a evidenziare i danni che avrebbe l’economia nazionale dall’attuazione della decisione nonché presunte gravi ripercussioni per le giovani generazioni.

E’ di questi giorni in particolare, l’anticipazione secondo cui i risarcimenti avverrebbero in modo inversamente proporzionale rispetto all’entità dei trattamenti. Non meritano commento quelli che dichiarano una “vergogna” il rispetto della sentenza per tutti i pensionati come se di un atto di giustizia ci si dovesse vergognare.

La CIDA, che rappresenta unitariamente a livello istituzionale i dirigenti pubblici e privati, insiste con forza e determinazione affinché il Governo dica con chiarezza - e non attraverso Sottosegretari prontamente smentiti - quali siano le sue reali intenzioni.

“Da giorni abbiamo chiesto di essere urgentemente convocati e vogliamo credere che ci si vorrà ascoltare prima di commettere gli ennesimi errori come quelli, gravissimi, che ci hanno portato a questa situazione” chiosa il Presidente CIDA Silvestre Bertolini.

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